Un flash mob a Scalinata Borghese per riprendersi Genova

L’hastag #riprendiamocigenova ha già raccolto centinaia di adesioni sui social network e adesso l’attesa è per il pomeriggio del 6 Gennaio quando, a Scalinata Borghese, gioiello liberty nel quartiere di Albaro, in stato di abbandono da molti anni, si terrà un flash mob che permetterà di contarsi e vedere se questo movimento di opinione, per ora virtuale, possa dare un segnale alla città. E’ proprio da scalinata Borghese, infatti, che è partito il progetto di 4 giovani genovesi, per attivare iniziative che possano far rinascere i luoghi degradati del capoluogo ligure.

Articolo di Telenord del 30/12/2014

Certosa, crolla una parte del chiostro della chiesa di San Bartolomeo

Genova – Alle 6.30 di questa mattina è crollata una parte del porticato del chiostro della chiesa di San Bartolomeo della Certosa. La zona è stata transennata e la chiesa chiusa.

Sono inoltre state evacuate, per precauzione, nove persone che abitano in due palazzine di via Ariosto. Il chiostro affaccia infatti sui giardini Oasi di quella via. I giardini erano stato riaperti proprio due giorni fa e si erano subito riempiti di bambini, chegiocavano proprio dove ora ci sono le macerie.

I vigili del fuoco e l’unità cinofila hanno lavorato per verificare che non fosse rimasto coinvolto nessuno dato che l’area è spesso usata come rifugio dai clochard. Per fortuna, però, pare che stanotte nessuno avesse dormito lì. Secondo le forze dell’ ordine, la struttura è crollata per le pesanti infiltrazioni d’acqua.

A gennaio era già in programma l’apertura di un cantiere per ristrutturare una parte del chiostro. Non quella crollata però, perché non si erano trovati i finanziamenti necessari.

«Per noi questo è un luogo simbolico, su questo chiostro è stata fondata Certosa, qui ci sono le nostre radici». Una frase che, da sola, spiega l’attaccamento degli abitanti della delegazione al chiostro della Chiesa di San Bartolomeo. Molti, infatti, alla notizia, si sono affollati davanti ai cancelli dei giardini pubblici per capire l’entità del danno. «È una grave perdita dal punto di vista storico e culturale – spiega Jole Murruni, presidente del Municipio Bassa Valpolcevera – perché questo era un vero monumento all’interno del quartiere».

Un dispiacere che si aggiunge al fatto che, proprio negli ultimi mesi, erano stati trovati i fondi necessari al restauro della struttura. «C’era in programma un finanziamento dei lavori pubblici proprio di messa in sicurezza del chiostro – conclude Murruni – ma, purtroppo, è successo questo disastro». I lavori sarebbero dovuti iniziare a gennaio, con unostanziamento iniziale di 500mila euro per la messa in sicurezza dell’area.

Tratto da Il Secolo XIX del 20 Ottobre 2014

http://www.ilsecoloxix.it/p/genova/2014/10/20/ARp8zmJC-certosa_bartolomeo_chiostro.shtml

riprenditi genova e genova si riprenderà